A.I. Intelligenza Artificiale e il futuro del lavoro

L’avvento dell’intelligenza artificiale (A.I.) sta rivoluzionando il panorama lavorativo in modi senza precedenti proprio per le infinte possibilità in grado di generare in moltissimi campi di applicazione. La sfida per le aziende più importante nell’immediato è, quindi, di riuscire a creare il giusto clima attorno a questa “rivoluzione”, formando al meglio le risorse così che abbiano le basi per padroneggiare i nuovi strumenti e, conseguentemente, si sentano comunque al centro dei processi lavorativi aziendali.

A.I. Intelligenza Artificiale

L’A.I. si profila come una forza trainante di cambiamento e innovazione per moltissimi ambiti lavorativi. Da una recente ricerca di mercato svolta da Korn Ferry, una tra le più importanti società di consulenza a livello globale, è emerso che molti dei vertici aziendali intervistati riconoscono la potenziale capacità dell’intelligenza artificiale di migliorare la produttività e l’efficienza aziendale. L’indagine ha rivelato oltre l’82% degli amministratori delegati e dei dirigenti senior ritiene che l’intelligenza artificiale avrà un impatto da estremo a significativo sulla propria attività e il 73% di loro si impegnerà comunque per monitorare attentamente gli sviluppi della tecnologia, così da evitare potenziali effetti negativi sulle proprie aziende.

L’adozione dell’A.I. sta gradualmente passando dall’essere una possibilità all’essere un vero e proprio pilastro per le strategie aziendali presenti e future; non è un caso, infatti, che le persone ai vertici delle compagnie che sono state intervistate abbiano  pianificato di spendere fino al 50% in più del solito nelle strategie legate all’intelligenza artificiale. Questi dati riflettono la consapevolezza di un cambiamento inevitabile nel modus operandi delle imprese, tanto che oltre un terzo dei dirigenti intervistati sta già testando le possibili applicazioni dell’I.A. per migliorare la produttività aziendale e oltre un quarto sta già implementando l’intelligenza artificiale in modo da ottenere vantaggi competitivi nella proposizione di prodotti e servizi.

Formare nuove abitudini lavorative

Nonostante questa svolta tesa all’innovazione tecnologica avanzata, l’essere umano mantiene comunque un ruolo chiave. I leader riconoscono che, nonostante l’automazione, l’input umano rimane cruciale nei processi decisionali, nella pianificazione strategica e nella creatività. Tuttavia, emerge una sfida: la necessità di preparare la forza lavoro a questo cambiamento, con quasi la metà degli intervistati che indica la necessità di nuove competenze e iniziative di formazione.

Spesso, però, i vertici aziendali non hanno ancora dei piani specifici per affrontare questa carenza di preparazione. La mancanza di conoscenze e competenze riguardanti l’A.I. all’interno delle risorse umane rappresenta un ostacolo significativo insieme alla resistenza dei dipendenti ai cambiamenti. 

Per colmare questa lacuna, è cruciale attuare programmi di trasformazione aziendale focalizzati sulla formazione tecnica e sulla gestione del cambiamento. Si richiede un cambiamento culturale che veda l’intelligenza artificiale come un complemento alle capacità umane anziché come una minaccia.

In un contesto di crescente automazione e digitalizzazione, è naturale che i lavoratori possano sentirsi minacciati dal possibile arrivo di robot e sistemi intelligenti che potrebbero sostituirli.
Tuttavia, è importante capire che l’A.I. può essere utilizzata per automatizzare compiti ripetitivi e noiosi, liberando i lavoratori per dedicarsi a attività più creative e strategiche. In questo modo, IA e lavoratori possono lavorare insieme per migliorare la produttività e la qualità del lavoro.

La sfida più grande che i leader aziendali dovranno affrontare sarà quindi quella di creare un ambiente in cui i lavoratori possano svolgere i propri compiti sfruttando al meglio le potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale. Proprio per questo, è importante che i vertici aziendale inizino fin da ora a:

  1. Comunicare in modo chiaro e trasparente ai lavoratori i benefici dell’A.I., spiegando come questa “tecnologia” possa migliorare il loro lavoro e le loro opportunità di carriera.
  2. Offrire ai lavoratori opportunità di formazione e sviluppo delle competenze, in modo che possano prepararsi alle nuove sfide del mercato del lavoro.
  3. Creare una cultura aziendale che valorizzi la collaborazione e la condivisione delle conoscenze, in modo che i lavoratori possano far rendere al massimo il proprio know-how applicandolo alle potenzialità delle macchine.

Investire nel connubio tra intelligenza artificiale e lavoratori è un investimento per il futuro dell’azienda. Le aziende che sapranno creare un ambiente in cui queste due forze possano lavorare insieme in modo armonioso saranno quelle che saranno più competitive in un mercato del lavoro in continua evoluzione.